
La concimazione delle piante ornamentali
In giardino, aiuole, terrazzi, balconi è importante non solo fornire acqua ma anche elementi nutritivi con cui sarà possibile ottenere i migliori risultati nella vegetazione e fioritura.
La concimazione promuove la crescita rigogliosa della vegetazione e accentua i colori dei fiori rendendoli più belli.
Tutte le piante hanno bisogno di essere concimate, soprattutto se vivono in vaso, perché è un ambiente confinato per le radici e la pianta stessa. Se non si concimano, le piante in vaso in poco tempo esauriscono il concime contenuto nel terriccio e iniziano a rallentare la crescita dando luogo successivamente a schiarimenti e ingiallimenti della vegetazione per carenze nutritive.
Si inizia subito a concimare, appena acquistata la pianta, se questa viene messa sul balcone così come è, senza essere trapiantata. La frequenza consigliata è settimanale ma, se il tempo è bello, anche due volte settimana. Normalmente una pianta fiorita da balcone, dopo un pò di tempo dall’acquisto, necessita di essere trasferita in un contenitore di maggiori dimensioni, se vogliamo che diventi più grande e bella.

Quando le piante vengono trasferite dal vaso di coltivazione in un vaso più grande o in una vaschetta da mettere in terrazzo, si attendono circa 3-4 settimane prima di iniziare, perché è sufficiente il fertilizzante già contenuto nel terriccio usato per il trapianto e le radici inoltre crescerebbero meno in presenza di troppo concime.
Nel caso delle piante da fiore per il balcone la scelta del fertilizzante si orienterà sui concimi ternari o complessi, che contengano cioè tutti i principali elementi nutritivi per la crescita e fioritura: l’Azoto (N) il fosforo (P) e il potassio (K).
I concimi complessi contengono tutti e tre questi elementi, che sono indicati in etichetta come % del loro contenuto, nell’ordine: Azoto (N) Fosforo (P2O5) e Potassio (K2O)
Per cui concimi con il titolo 7.3.4. (liquido) o 20.5.10. (in polvere) sono concimi a prevalenza azotata che spingono molto sulla vegetazione e poco sulla fioritura. Per le piante da fiore è consigliabile usarli solo nelle prime concimazioni oppure si va subito su un titolo a prevalenza potassica (K) tipo 4.3.7 (liquido) o 15.5.25 (in polvere); sono concimi più equilibrati e possono essere usati dall’inizio alla fine della coltivazione.
L’Azoto è deputato principalmente alla crescita della chioma e influenza notevolmente la colorazione verde delle foglie. Più alto è l’azoto più intenso e scuro sarà il colore verde delle foglie, che diverranno anche più grandi mentre tutta la pianta crescerà più in fretta. Un eccesso di azoto però ritarda e diminuisce la fioritura e comporta una vegetazione più tenera soprattutto se la pianta cresce con poca luce.
Il Fosforo è importante per lo sviluppo radicale e l’induzione a fiore. Dei tre è il meno assorbito dalle piante.
Il Potassio nelle piante da fiore viene assimilato in quantità più rilevanti di azoto e fosforo ed è responsabile della bella colorazione dei fiori, della robustezza dei tessuti e della rusticità generale della pianta, quindi della naturale resistenza alle avversità. Soprattutto durante la fioritura è quello di gran lunga più richiesto dalla pianta, fino al doppio dell’azoto.
Esistono tre tipi di concimi: granulare, più indicato per giardino e orto, che va distribuito sul terreno e dura a lungo, ma di minor efficacia ed immediatezza rispetto ai concimi liquidi che sono facilmente solubili in acqua e prontamente assimilabili dalle radici delle piante. Hanno il limite che sono poco concentrati negli elementi nutritivi, e quindi le quantità da distribuire sono più alte, risultando quindi alla lunga più costosi.
Infine ci sono i concimi in polvere da sciogliere in acqua. Hanno concentrazioni più alte di fertilizzante, sono più completi avendo azoto fosforo e potassio e spesso anche magnesio ferro (ambedue rinverdenti). Bastano 1-2 gr per litro di acqua, quindi solitamente hanno il miglior rapporto qualità/prezzo, purché la concentrazione di azoto (N) sia superiore al 10% (comunemente 15-20%).
Sciogliere il concime in acqua nell’annaffiatoio alle dosi indicate nell’etichetta del prodotto scelto. I concimi liquidi sono dotati di un dosatore (tappo) e vi è una certa tolleranza nelle dosi, in quanto sono meno concentrati. Quelli in polvere solubile devono essere dosati più precisamente in quanto dotati di concentrazione più elevata. È quindi sconsigliato concimare “a occhio”, si rischierebbe di eccedere facilmente con danni prima alle radici e poi alla pianta. Se non vi è il bicchierino dosatore nella confezione si consiglia di usare la bilancia elettronica della cucina.
Se inavvertitamente si eccede con le concimazioni, i primi segnali sono la trattenuta idrica del terriccio che rimane sempre umido, fatica ad asciugare con i consueti ritmi, mentre il colore delle foglie da verde scuro diventa verde opaco. La pianta smette pian piano di fiorire. In questo caso sospendere le concimazioni per un mese o fino a quando una pioggia diluirà od allontanerà il concime in eccesso. Attendere con pazienza la crescita dei germogli apicali prima di riprendere.
Vengono spruzzati sulle foglie invece che nel terreno, e sono assimilati molto velocemente dalle piante. Si usano solo saltuariamente per curare o prevenire delle carenze specifiche (ferro, calcio, magnesio, azoto e microelementi). Non sostituiscono le concimazioni fatte nel terreno in quanto, se usati al posto delle fertirrigazioni, alla lunga sarebbero insufficienti a nutrire da soli la pianta.
I fitostimolatori, solitamente a base di alghe o acidi umici e fulvici, aiutano le piante a superare le fisiopatie legate a stress delle piante come il freddo o il caldo o un colpo di asciutto improvviso o una carenza idrica prolungata. Dati tempestivamente aiuta a diminuire o prevenire l’ingiallimento delle foglie a seguito dello stress.
Le stagioni primaverile e autunnale, con le temperature comprese tra i 10 e 30°C, sono l’ideale per concimare molto bene le piante, perché le varietà da fiore per il balcone hanno il clima ideale per il miglior sviluppo.
Con temperature più basse i ritmi di crescita sono rallentati, per cui anche la concimazione va abbassata. Nei mesi freddi e con giornate corte solo poche piante continuano a crescere, ad esempio le viole, primule, per cui a parte poche eccezioni le concimazioni vanno sospese fino al ritorno di temperature più miti (T minime sopra i 7-8°C con bel tempo).
Con temperature molto alte > 32°C la maggior parte delle piante da balcone soffre lo stress termico, per cui arrestano temporaneamente la crescita con la chiusura degli stomi fogliari. In questa fase perciò anche le concimazioni vanno diminuite, se non sospese, perché le piante sono impegnate a riparare i danni da stress da calore e non a crescere. Può essere consigliato in queste situazioni l’uso di fitostimolatori naturali a base di alghe e acidi umici/fulvici.
La fertilità di un terreno è data dalla quantità (e qualità) di elementi nutritivi presenti nel terreno e necessari per far crescere rigogliose le piante, soprattutto quelle annuali da fiore. Vi è una fertilità naturale che può essere migliorata o semplicemente ripristinata, attraverso l’apporto di fertilizzanti naturali o di sintesi atti a soddisfare al meglio e su misura le esigenze nutritive delle piante. Ciò soprattutto se nell’aiuola si è coltivato l’anno precedente, con asporto di elementi nutritivi ed impoverimento del terreno a fine stagione.

Si consiglia pertanto di interrare del fertilizzante al momento della lavorazione, che può essere organico (stallatico pellettato) o minerale. Sono disponibili anche concimi a lenta cessione che rilasciano gli elementi nutritivi (azoto fosforo e potassio) lentamente per tutto il corso della stagione (5-6 mesi). Sono i più efficaci e comodi perché con un unico intervento garantiscono l’apporto nutritivo nel modo più corretto; il rilascio di elementi infatti è proporzionale alla temperatura e segue l’andamento della crescita delle piante nel periodo primaverile estivo, che è proporzionale anch’esso alla temperatura.
L’apporto di fertilizzante può avvenire anche durante la stagione di crescita, distribuendo sia concimi granulari sul terreno una o due volte, sia con fertirrigazioni, sciogliendo un concime solubile in acqua e innaffiando con la soluzione al piede delle piante o per aspersione (a pioggia).