
La preparazione del terreno per l’orto
Prima della semina o del trapianto delle vostre colture orticole risulta di primaria importanza un’idonea preparazione del terreno finalizzata a garantire un corretto sviluppo dell’apparato radicale di ogni singola piantina e, conseguentemente, un’ottima crescita vegetativa nonché un’abbondante fruttificazione.
Si tratta di un processo che condiziona in modo rilevante il risultato finale della coltivazione con lo scopo principale di realizzare un letto di semina o di trapianto che sia permeabile all’aria e all’acqua, quindi soffice e capace di trattenere l’umidità ma senza i temuti ristagni idrici.
Il momento ideale per eseguire l’azione è quando il terreno si trova in tempera, ovvero quando non è né troppo asciutto né troppo bagnato e le cui zolle risultino ben friabili. Bisogna infatti evitare di intervenire su un terreno troppo bagnato poiché pesante e con zolle impossibili da sgretolare, viceversa anche un terreno arido non risulta idoneo perché troppo duro, compatto, difficile da lavorare.
La lavorazione principale consiste in una leggera baulatura del terreno ossia la realizzazione di un rialzo sopra il piano ordinario del terreno avente spessore adeguato allo sviluppo radicale delle piante orticole che si intenda coltivare; per facilitare il passaggio e le successive cure colturali possiamo provvedere a delimitare l’area interessata in appezzamenti di larghezza media da 100 a 120 cm, quindi tracciare, mediante l’utilizzo di un badile, camminamenti o sentieri larghi da 30 a 50 cm circa.

Andiamo a capire passaggio per passaggio come realizzare al meglio la preparazione del vostro terreno
Prima di tutto si passa lungo le linee di demarcazione e si effettua un taglio perpendicolare al suolo che aiuterà successivamente a migliorare la presa del terreno. L’altezza totale è data dalla profondità dello scavo per realizzare il sentiero di passaggio più quella del terreno che viene riposto al di sopra e derivato dallo scavo stesso. Un piccolo accorgimento da considerare è che la parete di ogni singolo appezzamento andrebbe sagomata a 45° per evitare la possibilità di cedimenti.

Successivamente, mediante spianatura realizzata con una zappa, si sminuzzano le zolle, si pareggia la superficie di impianto della coltura e contemporaneamente si eliminano eventuali radici di piante infestanti o di colture precedenti nonché pietre o ciottoli ingombranti.

Un’altra operazione importante è la cosiddetta concimazione di fondo mediante interramento di concime organico o chimico per apportare le sostanze nutritive necessarie nelle prime fasi di sviluppo vegetativo. Dopo l’applicazione del concime di fondo si potrà eseguire l’operazione di sminuzzamento delle zolle.

Procedete poi con una rastrellatura per livellare e dare una forma finale al letto di semina o di trapianto e infine preparate i solchi destinati ad accogliere le vostre piantine posizionando, se necessario, i pali tutori.

Preparazione di un terreno che non è mai stato coltivato o da tempo abbandonato
Se il vostro terreno destinato ad orto non è mai stato coltivato necessita di una bonifica iniziale mediante rimozione di sassi, pietrame, radici, fusti, parti di infestanti quali gramigna, convolvolo e sorghetta, e successiva lavorazione profonda da 40 a 50 cm, operazione questa da eseguire ogni 10/15 anni con lo scopo di decompattare il suolo favorendo nel contempo l’arieggiamento delle radici ed il drenaggio dell’acqua in eccesso.
A seguire si adotteranno le fasi di seguito elencate, come per un terreno che è già adibito a orto.
Preparazione di un terreno coltivato regolarmente ad orto
Se la coltivazione del vostro orto avviene regolarmente anno dopo anno sul medesimo terreno le operazioni di preparazione si riducono fondamentalmente e consistono in:
- una lavorazione superficiale, di profondità da 20 a 25 cm con formazione di zolle di circa 10 cm di larghezza per 20 cm di profondità,
- rimozione manuale di eventuali radici di malerbe o parti contenenti semi,
- interramento di concime organico o chimico
- ed infine livellamento della superficie con predisposizione dei solchi d’impianto secondo un’idonea densità volta a garantire una corretta crescita di ogni singola pianta.
Gli attrezzi indispensabili:
Andiamo ad approfondire ora gli attrezzi corretti da utilizzare per la preparazione manuale del terreno:
- la vanga che serve a girare e rivoltare la zolla rendendo il terreno soffice e permeabile,
- il badile per realizzare le prode o baule ossia i rialzi artificiali di suolo atti ad evitare ristagni idrici e facilitare il drenaggio dell’acqua in eccesso,
- la zappa usata per frantumare le zolle e per spianare grossolanamente il suolo,
- il rastrello per affinare e livellare la superficie del suolo.
Ricordiamoci di tenere sempre puliti gli attrezzi e di riporli in un luogo asciutto, al riparo dalle intemperie.